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“ETS, nel 2010 le emissioni europee sono aumentate del 3%”
L’industria torna a produrre e i livelli di inquinanti riprendono a salire. Monitorando i 10.221 impianti aderenti all’Emission Trading Scheme l’Europa ha rilevato anche la crescita della CO2 legata alla produzione dei 1.183 impianti italiani aderenti allo schema
(Rinnovabili.it) – Le emissioni nocive prodotte dall’Unione Europea hanno fatto registrare un aumento di poco superiore al 3% nel corso dello scorso anno, con un’economia continentale che ne esce però rafforzata.
Calcolando la produzione di inquinanti europea, compreso il Regno Unito, si raggiungono i 2 miliardi di tonnellate di gas ad effetto serra emesse dai 27 stati membri che fanno parte dell’Emission Trading Scheme europeo (EU ETS) e della Norvegia. L’aumento, da attribuirsi ad uno stato di benessere del comparto industriale che sta uscendo dalla crisi economica, rimane comunque al di sotto rispetto agli standard registrati negli anni precedenti il 2008.
A tal proposito Kjersti Ulset, manager della Thomson Reuters Point Carbon, ha dichiarato “Sebbene le emissioni siano superiori ai livelli del 2009 risultano significativamente al di sotto rispetto ai livelli del 2008. Ciò dimostra che la produzione è ancora inferiore rispetto a quanto registrato durante il periodo antecedente alla recessione ed il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che gli effetti della crescita sono in qualche modo compensati da un aumento nell’intensità del carbonio”.
Ottenuti monitorando le attività di 10.221 impianti responsabili del 90% delle emissioni la Comunità europea ha rivelato quindi che il 2010 è stato, da tre anni a questa parte, il primo anno in cui i livelli di emissioni sono aumentati registrando, per quanto riguarda l’anidride carbonica una crescita che nel 2010 ha toccato il +3,5% rispetto al 2009. Gli aumenti sono stati registrati anche in Italia, dove i livelli calcolati monitorando i 1.183 impianti italiani aderenti all’Emission Trading Scheme hanno contribuito ad aumentare gli inquinanti del 4,5% rispetto al 2009 dimostrando che ancora oggi l’inquinamento va di pari passo con la crescita della produzione.